Tecnologie

LE NOSTRE TECNOLOGIE

Per la produzione dei filtri, impieghiamo diverse tecnologie:

  • Filtrazione meccanica per la rimozione del particolato e di tutte le particelle in sospensione organiche e non;
  • Trattamento chimico-fisico per la rimozione di tutti i composti organici e inorganici disciolti in acqua;
  • Filtrazione combinata: abbinando le due diverse tecnologie, vengono implementati nuovi sistemi di trattamento per aumentare e migliorare la capacità di affinamento

PREFILTRAZIONE

Come primo stadio di filtrazione WCF adotta una filtrazione meccanica a 5um che rappresenta la prefiltrazione idonea a tutti i sistemi filtranti. Permette di trattenere tutte le particelle grossolane quali solidi sospesi, composti insolubili, sabbia, limo e altre particelle grossolane.

Questo permette inoltre, ai filtri posizionati a valle di questo stadio filtrante, di avere maggior efficacia e vita più lunga, per una migliore qualità di trattamento.

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MICROFILTRAZIONE

La microfiltrazione è quel processo di filtrazione che elimina tutte le particelle normalmente contenute in un liquido, con diametro superiore a 0.5 micron.

La microfiltrazione avviene per mezzo di filtri, con un diametro dei pori uguale a 0,5 micron, i quali impediscono il passaggio di tutte le particelle solide e ogni tipo di residuo in sospensione presente nell’acqua (sabbie, detriti, ruggine, alghe e sedimenti vari)   ma senza togliere i sali minerali indispensabili al nostro organismo: magnesio, calcio, sodio e potassio.

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ULTRAFILTRAZIONE

L’ultrafiltrazione è un processo di filtrazione molto efficace che si colloca tra l’osmosi inversa e la microfiltrazione. Questa modalità di purificazione dell’acqua ha una capacità filtrante maggiore rispetto alla microfiltrazione perché tramite i filtri rimuove particelle con una dimensione fino a 0,01 micron. Tuttavia, a differenza dell’osmosi inversa non elimina i sali minerali disciolti nell’acqua.

Il sistema ad ultrafiltrazione si basa sul principio della separazione fisica delle sostanze presenti nell’acqua. Non essendo dotato di una pompa interna, sfrutta la pressione dell’acqua domestica per spingere l’acqua attraverso una membrana semipermeabile e quindi rimuovere i contaminanti. I pori di tale membrana semipermeabile sono di dimensione talmente ridotta da non permettere il passaggio di determinate sostanze come ad esempio di virus, batteri, cisti, particelle solide e torbidità. Vi passano attraverso, invece, i minerali disciolti ed elementi essenziali utili per l’organismo dell’uomo.

Questo processo fisico permette l’eliminazione di rischi di contaminazione dell’acqua, assicurando un’acqua sicura e batteriologicamente perfetta.

Basti pensare che l’ultrafiltrazione viene utilizzata anche per la pulizia e la sterilizzazione dei dispositivi medici.

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NANOFILTRAZIONE

La nanofiltrazione dell’acqua è uno dei metodi più recenti della filtrazione. Per capacità filtrante, si colloca tra l’ultrafiltrazione e l’osmosi inversa. Questa tecnica viene principalmente impiegata nella rimozione delle sostanze inquinanti, nell’addolcimento e nella decolorazione dell’acqua.

Attraverso una pressione, le membrane realizzano una separazione simile a quella di un setaccio. I pori della membrana non permettono il passaggio delle particelle con un diametro superiore a 0,001 micron.

La nanofiltrazione è principamente usata per:

  • Rimozione di microinquinanti
  • Addolcimento
  • Decolorazione
  • Disinfezione delle acque

La nanofiltrazione può essere vista come una osmosi inversa grezza, dal momento che utilizza membrane meno fini.

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ADSORBIMENTO

L’adsorbimento è un processo dove un solido è usato per la rimozione di una sostanza solubile dall’acqua.

Il materiale adsorbente più comunemente impiegato nei trattamenti delle acqua potabili è il carbone attivo. Esso è prodotto specificamente in modo da avere una superficie interna molto grande (500 – 1500 m2/g) e una elevata affinità per i composti organici.

Per questo motivo il carbone attivo viene impiegato per la rimozione di molecole organiche specifiche che causano odore e spore; sostanze organiche naturali che, oltre a far parte delle cause di colore nell’acqua, possono reagire con il cloro e formare dei sottoprodotti di disinfezione; composti organici di sintesi come pesticidi, erbicidi, tricloroetilene, tetracloroetilene, benzene.

Il carbone attivo è impiegato da WCF in diverse varianti: Carbone Attivo in Polvere (PAC) , Carbone Attivo Granulare (GAC) e carbone attivo estruso CARBON BLOCK.

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SCAMBIO IONICO

Lo scambio ionico è un processo chimico-fisico di rimozione di composti disciolti in acqua mediante sostituzione di ioni da una fase liquida ad una fase solida e viceversa. I materiali scambiatori principalmente impiegati in WCF sono materiali organici di sintesi, comunemente chiamate resine a scambio ionico nelle forme Cationica Forte e Cationica debole impiegate per addolcimento e decarbonatazione, nonché resine a letto misto per la demineralizzazione dell’acqua.

Oltre a queste resine a scambio ionico selettive specifiche per la rimozione di nitrati, arsenico e metalli pesanti.

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PRE-COAT

È la tecnologia di punta di WCF ed abbina i vantaggi della microfiltrazione alle proprietà adsorbenti del carbone attivo in polvere (PAC).

Grazie all’abbinamento di una membrana micro filtrante con carbone attivo in polvere, si ha una straordinaria capacita’ di rimuovere cattivi odori e sapori come quelli del cloro ed i suoi sottoprodotti (atrazina, solventi, pesticidi, clorurati) l’acqua microfiltrata che si ottiene è molto piu’ gradevole al gusto e piacevole da bere.

Quando l’acqua passa attraverso il filtro viene distribuita la polvere di carbone attivo sulle pareti della membrana creando un sistema di filtrazione composito denominato pre-coat. Il carbone in polvere si deposita uniformemente sulla superficie esterna della membrana filtrante, in questo modo, tutti i sapori e gli odori presenti nell’acqua vengono assorbiti mentre la membrana filtrante trattiene tutte le particelle di diametro superiore o uguale a 0,5 micron (0,0005 mm).

Questo tipo di sistema garantisce una filtrazione costante e uniforme. Una valvola di non ritorno all’interno del filtro assicura che le impurità accumulate nel filtro non siano rilasciate nella rete idrica.

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